Siamo tutti oggetto di manipolazione e disinformazione organizzata. Le
notizie sono semplici fatti, sta a chi informa diffonderle o
manipolarle. La narcolessia mediatica è proprio quella che ci
propina chi oscura e manipola il mondo dell'informazione.
Cercare di uscire da questo sistema perverso è dovere
di qualsiasi essere pensante.
La dedica della settimana
Di profughi e di "ultimi" te ne ho già parlato in questo post ne "La dedica della settimana n.3" del 25 aprile, quando, oltre che a parlarti della Liberazione, ti avevo anche scritto dei viaggi della speranza dei migranti verso l'Italia, che troppo spesso finiscono in fondo al mare. In quel post ricordavo a tutti noi, che è solo un caso fortunoso che a farci nascere nella parte di mondo "giusta".
Con la dedica di questa settimana voglio parlarti di un'altra storia che sta passando sotto quiete indifferenza, solo perché non riguarda le nostre acque, solo perché non riguarda i nostri confini, solo perché quella realtà è più lontana della punta del nostro naso.
Parlo dei migranti rohingya di cui forse ti interesserà poco, perché sono lontani da noi, ma su cui bisognerebbe davvero riflettere. I rohingya sono in fuga dalla Birmania, un Paese discriminante che non li riconosce come cittadini. Continuano a scappare e ora sono abbandonati nel mare delle Andamane respinti dagli altri Stati.