sabato 26 novembre 2016

Fidel Castro l'uomo simbolo da "quando nel '68 sognavamo Cuba"

Compañeros Fidel ha muerto


Dopo tante false notizie, doveva accadere e questa volta è tutto vero, l'ultimo dittatore del '900 che ha influenzato fortemente la storia occidentale, se n'è andato.





Fidel Castro è morto. Voglio subito specificare che non sarà un post agiografico, ma solo sincero per tutto quello che questa figura ha suscitato nella mia formazione politica e personale. Senza nascondere niente, Fidel è stato un uomo autoritario, un dittatore accentratore che ha dominato la storia dell'isola caraibica per oltre 50 anni, in maniera autoritaria e anche sanguinaria. Eliminando il dissenso e qualsiasi opinione alternativa, questo non bisogna dimenticarlo, ogni volta che qualcuno vuole farne un santo laico delle libertà civili.
Ma, per onestà, è stato anche molto più di questo. Una figura così complessa, sarà studiata approfonditamente dagli storici, perché ha rappresentato in pieno l'ideale di rivolta di una generazione, o almeno nei primi decenni della rivoluzione. Un'icona non solo per chi ha vissuto direttamente quegli anni, ma anche per le generazioni successive . Perché? mi chiederete, visto che sono troppo giovane per aver visto nascere la vera utopia cubana. In realtà il titolo di questo post cita un libro che mi ha folgorato in adolescenza e ha aiutato a crescere i sogni rivoluzionari di un giovane studente. Perché Cuba è Cuba, nonostante gli Usa e l'autoritarismo castrista, nonostante avesse terminato di rappresentare un laboratorio alternativo di governo, era per molti una speranza. Perché Cuba e i cubani, anche nella povertà dei decenni attuali, sono un modo di vivere diverso, più vero, lontano dalle mille sovrastrutture. Chi è stato a Cuba lo sa e continua a dirlo.

Quell'utopia castrista è fallita, ma la rivoluzione ha comunque lasciato un'eredità forte nel modo di vivere e di intendere la vita dei cubani. E qui c'è tanto di Fidel Castro...

Può sembrare un'utopia. Bene, il nostro compito è dimostrare che non lo sia


Un vero rivoluzionario 



Quello che Fidel Castro e la rivoluzione castrista hanno rappresentato per l'immaginario di buona parte della sinistra occidentale è inimmaginabile, con la sua morte si chiude un'era.
Perché lo si voglia criticare o idolatrare, Fidel Castro è stato un simbolo della storia del '900, capace con la rivoluzione insieme a Ernesto Che Guevara di ridare dignità a un popolo e a un'isola, che semplicemente erano considerati la fogna degli Stati Uniti, oltre che la bisca e l'isola del riciclaggio per i mafiosi americani. 

Barbe rivoluzionarie e autoritarie

L'immagine dei guerriglieri barbuti che hanno sfidato "los gringos americanos" dalla loro piccola isola, ha dato fuoco a tanti movimenti rivoluzionari e a tanti ideali. Sì Fidel lo si sa, era un dittatore sanguinario.. Ha incarcerato qualsiasi oppositore, perseguitato gli omosessuali e col tempo ha imposto un regime militare, fatto di violenza e terrore. Un sistema povero è ovviamente anche corrotto, creando un regime a doppio binario. Il simbolo deve essere scisso dal governatore che progressivamente ha abbandonato quegli ideali per far sopravvivere il suo potere, a spese dei tanti cubani che sono rimasti a vivere in povertà o che sono dovuti emigrare per poter sfuggire al regime, senza poter farvi più ritorno. Un uomo fatto di contraddizione e ambivalenza, di autoritarismo e scelte coraggiose. Un sistema economico che, si deve sottolineare, è stato distrutto dall'isolazionismo e dall'embargo, ma ha comunque permesso a ogni cubano di avere una sanità pubblica e un sistema educativo all'avanguardia e soprattutto un'identità culturale ineguagliabile per nessuna isola del Caribe. Di questo i cubani sono orgogliosi e questa è forse l'eredità più grande che lascia la sua figura, oltre alle tante sfumature.


Dignità cubana



La rivoluzione cubana ha dato di nuovo dignità a Cuba e al suo popolo e all'inizio aveva anche poco di comunista. Era soprattutto una rivoluzione per la riconquista dell'identità isolana e per scacciare Batista e gli americani, oltre che restituire Cuba ai cubani. Successivamente, con l'appoggio dell'Unione Sovietica c'è stata la decisiva svolta verso la costruzione di un'utopia comunista, ed è così iniziata quella lotta di sopravvivenza e di resistenza allo strapotere americano, al liberismo sfrenato e al libero mercato. L'anomalia cubana che gli Usa hanno in tutti modi cercato di eliminare a suon di embargo e isolazionismo, è stata difesa fino alla fine da Fidel. Negli anni è aumentato l'accentramento del potere e ha fatto perdere quell'aura utopica dietro l'esperimento cubano, ma è sempre rimasta un simbolo del non allineamento alla linea americana e capitalista. Era la Cuba che resiste, nonostante tutto e lo diceva a quei popoli oppressi che in tutto il mondo lottavano per la libertà, pur essendo lo stesso Fidel Castro un dittatore. La forza del simbolo andava oltre, perché Cuba era riconquistata, si era liberata dagli americani, aveva resistito alla Baia dei porci e alle numerose pressioni ed era ancora lì a dimostrare indipendenza allo strapotere Usa.

Per quanto abbia commesso errori, sia stato "cieco" e senza lungimiranza, Fidel Castro è stato un rivoluzionario fino all'ultimo giorno della propria vita.

Con la morte del Líder Máximo, si spera in una totale distensione dei rapporti internazionali (cosa forse difficile con l'amministrazione Trump) e soprattutto che si avvii un processo pacifico di democratizzazione e di estensione delle libertà civili. Perché Cuba era, è stato e si sarà qualcosa di diverso, come lo sono gli stessi cubani e insieme a loro tutti quelli che hanno sognato Cuba. 
Presto la generazione che ha combattuto o ha vissuto nella leggenda della rivoluzione, non avrà più tracce. Storicamente ci si è sempre chiesto cosa sarebbe stato di Cuba senza l'embargo e l'aggressività americana, ma ora il quesito guarda al futuro. 
Cosa ne sarà di Cuba senza la figura di Fidel? La speranza è che l'isola non perda quella sua genuinità, quella specificità e quella identità che l'hanno resa unica. Soprattutto si spera che l'isola non si venda al capitalismo con tutti i suoi simboli. Quelli sono l'eredità maggiore di Fidel Castro, qualcosa che resterà per sempre, così come il peso di una figura nella storia cubana, divenuta leggenda nel mondo.


Hasta siempre Fidel!


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