lunedì 23 marzo 2015

Papa marketing



La grande mossa di rilancio di immagine che sta riuscendo alla Chiesa cattolica in questo periodo con il Papa Bergoglio è straordinaria.
Più che spirito santo, dietro quella nomina c'è stato un grande studio di marketing e di immagine.
Era necessario rilanciare l'immagine della Chiesa dopo la grande rigidità di Ratzinger e gli scandali che stavano facendo regredire l'immagine del Vaticano e Bergoglio è stata la scelta giusta.
Mi immagine il conclave con la presentazione dei candidati e gli studi di fattibilità, gli slogan e la creazione delle personalità.


Bergoglio ha vinto la selezione.
In un'epoca di corruzione e di sprechi, già dal nome Francesco la sua scelta è stata vincente.
In tutto il personaggio è vincente: nel passaporto argentino, la provenienza dal sud del mondo aiuta (a differenza del "pastore tedesco" dell'antipatica Germania), l'immagine del vecchietto bonario ma severo suscita simpatia e dalle grandi doti comunicative (dietro grandi personaggi ci sono sempre dei grandi autori) e tanto per gradire grandi discorsoni pieni di banalità e demagogia capaci di infocare la folla.
La campagna di rilancio dell'immagine vaticana si sta rivelando vincente su tutta la linea bisogna ammetterlo.
I cardinali questa volta hanno fatto centro, oltre ogni menzogna e populismo, Bergoglio è già il santo del popolo.