Siamo tutti oggetto di manipolazione e disinformazione organizzata. Le
notizie sono semplici fatti, sta a chi informa diffonderle o
manipolarle. La narcolessia mediatica è proprio quella che ci
propina chi oscura e manipola il mondo dell'informazione.
Cercare di uscire da questo sistema perverso è dovere
di qualsiasi essere pensante.
La dedica della settimana
Nella dedica di settimana vorrei parlarvi di un Paese, uno di quelli al sud Europa, un tempo denominato "Belpaese", ma che ora di bello ha solo le bellezze artistiche per di più inquinate e deturpate. Un tempo era famoso per lo stile di vita e l'accoglienza delle persone, perché più di ogni altro luogo comune, era noto "italiani brava gente". Oggi non sembra più così, siamo nel pieno di un processo involutivo dal punto di vista di idee e di valori, la crisi di cultura più che economica ci sta imbarbarendo. Le immagini di ieri di Roma e Treviso lo dimostrano, come la tanta tristezza e l'enorme disgusto che viene fuori da tutta quella intolleranza.
Gli attacchi al bus dei 19 richiedenti asilo di ieri a Roma, o il rogo dei mobili, dei televisori, dei materassi e di altri oggetti che non erano ancora stati portati negli appartamenti destinati agli stranieri sono forse uno dei peggiori spettacoli a cui ho assistito negli ultimi anni. Così come le parole del presidente della regione Veneto Luca Zaia:
Questa non è un’emergenza. Ci hanno dormito sopra per quattro anni su questa questione, stiamo africanizzando il Veneto. Qui comandiamo noi. Il governo non deve mandare più anche un solo profugo.
Veneto migrante
Poi si guardano i dati e si scopre che il Veneto è la regione che ospita meno richiedenti asilo d'Italia con una percentuale del 4% rispetto alle restanti regioni.
Il tutto viene da una regione che circa un secolo fa aveva un flusso migratorio molto alto. Solo una piccola dimostrazione di come una questione così sensibile possa essere oggetto di facile strumentalizzazione e possa attecchire su menti particolarmente sensibili a quest'argomento. Il tutto frutto di una campagna mediatica di determinati movimenti, in grado di attecchire nell'ignoranza e nella paura di persone facilmente influenzabili, al grido "prima gli italiani!","ruspe!", simbolo di quelle battaglie demagogiche che sanno creare dei mostri e sbatterli continuamente in prima pagina.
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