mercoledì 27 maggio 2020

Siamo nell'epoca della banalizzazione del male

Ma qui dall'altra parte dell'Oceano non siamo migliori, non siamo da meno. Viviamo nella paura, nell'indifferenza e nell'odio. Con cittadini di serie a, serie b e quelli che fanno il campionato degli invisibili.
Il tutto è bello apparecchiato per gli odiatori seriali, alimentati dalle fake news che contribuiscono a diffondere. Si trasformano in autentici troll, commentatori di odio, ormai impossibili da bloccare. Si è perso il senso della realtà oltre che dell'umano. Si guarda tutto a distanza di uno schermo di uno smartphone, di una tv, di un computer o di una propria convinzione dovuta a ignoranza, razzismo o semplice paura. Distanti dall'empatia si fa il tifo, come allo stadio dove si gridano i peggiori slogan, perché si è persa la percezione della realtà e dell'umanità e si vuole solo affermare la propria propria parte. Restiamo umani non ha più senso. 
Siamo nell'epoca della banalizzazione del male.



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