martedì 10 novembre 2015

Pillole di Madrid part.4 - Hala Madrid

Ultime ore a Madrid. Un'avventura è finita e ne ricomincia un'altra.
Ho salutato per bene la città che non dorme mai, macinando chilometri che il mio ginocchio infortunato ora sente, seduto in attesa al gate, aspettando l'aereo.

Cosa dire di più di Madrid e di questa esperienza?
Ho scritto tanto, della città, dell'Italia e un po' in generale di tante cose. 

Qui puoi trovare il resoconto degli articoli che ho scritto.


L'impegno di scrivere ogni giorno di argomenti diversi, mi ha dato la consapevolezza di poter svolgere questo compito come lavoro.
Grazie  a +ROOSTERGNN  per l'opportunità di poter stare in questa città e fare quello che più mi piace e grazie a tutte le belle persone conosciute durante questo viaggio.

Grazie soprattutto a Madrid, città divertente, viva e accogliente. 
Come ogni metropoli ha tante contraddizioni, comuni a tutta la Spagna. La crisi è vivida e si vede.

Però gli spagnoli hanno un modo di vivere che passa sopra ogni difficoltà. La città non stqa mai ferma, neanche politicamente. La protesta contro le violenze di genere, che colpiscono la Spagna come l'Italia, continua e la manifestazione di sabato così come lo sciopero della fame che continua a Plaza Puerta del Sol, lo dimostrano.
Avrei voluto vivere il periodo elettorale per toccare con mano  la febbre elettorale, ma le seguirò dall'Italia.
È ora di salutare Madrid, ecco le 5 pillole alla partenza.

1) Molti spagnoli dicono che le elezioni politiche le vincerà nuovamente il Partito Popolare di Rajoy. Quelli che ho sentito, non voteranno PPE, ma Podemos o Ciudadanos. Spagna come l'Italia di Berlusconi, nessuno lo votava ma lui vinceva sempre. In realtà, si sente molto la frattura tra vecchia e nuova generazione.




2) La frattura era ancora più evidente nella festa patronale di lunedì 9 con la Virgen de Almudena in processione alla Cattedrale.  Una città così giovane, aperta e libera, ha una forte componente ancora tradizionalista e legata alle tradizioni religiose, sarà come molti mi hanno detto, proprio quella componente che porterà alla probabile vittoria di Rajoy?
3)Le strutture di Madrid sono da capitale mondiale. In Italia ci hanno abituati alla crisi come causa di tagli di servizi. Nella critica Spagna ci sono trasporti di livello eccezionale, a partire dall'Aeroporto di prima fascia (ha anche una cappella per pregare!) ai treni e alla metro eccezionali. I punti wifi sono presenti in tutto il centro cittadino e si può dire che la città sia davvero diventata ormai 2.0.

4)La libertà è vissuta a Madrid in maniera totale, da Malasaña a Chueca passando per il bel quartiere de Las letras a La latina. Le differenze e le diversità sono la regola e non un eccezione da guardare con disappunto o sorpresa. La "nuova" Madrid così come la "nuova" Spagna avanza nel pieno della libertà di essere e la cosa più eclatante, almeno per quello che ci hanno sempre insegnato, è che in questa città libera, ci si senta tanto sicuri. Ovvio che i casi di violenza o gli elementi pericolosi non siano del tutto assenti, ma sono l'eccezione e non la regola.

5) Ho assistito sia a partite di calcio che di basket: Real - Psg e il derby tra Estudiantes - Real Madrid e posso dire che la città respira davvero sport, di primo livello. Il Bernabeu è uno stadio top class, ma questo già si sapeva, mentre lo splendido Palacio des deportes non lo conoscevo. Da quello che ho potuto intuire, la città risulta molto divisa, nonostante la predominanza del Real Madrid. Assistere comunque agli eventi, è stato davvero piacevole e anche qui non ho assistito ad accadimenti violenti o di disturbo. Non è che sia il paradiso in terra eh, i fatti violenti non mancano,(come puoi leggere qui).
In sostanza è una città assolutamente da vedere, da vivere pienamente, però è arrivato il momento di salutarci Madrid.

È stato un piacere.

Hasta luego.

¡Hala Madrid!




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