Il 25 aprile non ha colore partitico, ma unione.
Il 25 aprile è Antifascista.
Il 25 aprile è di tutti i partigiani, di qualsiasi colore politico.
Il 25 aprile è dei comunisti, socialisti, repubblicani, popolari, cattolici, riformisti, conservatori, liberali di sinistra, centristi, o quelli di destra.
Il 25 aprile è anche di chi ignora cosa si festeggi, è anche di chi dà per scontato la libertà che abbiamo oggi, è anche di chi non vuole festeggiarlo.
Il 25 aprile è addirittura anche di chi si professa, ancora una volta, nonostante tutto fascista, anche "dei non sono razzista ma" , nonostante le vittime, nonostante il sangue versato e nonostante la storia, perché ciò che è nato dal 25 aprile glielo permette.
Il 25 aprile è della Costituzione. Proprio grazie a questa che si ha anche il diritto di poter addirittura dire che si è fascisti, di manifestare in piazza, di ostentare degli stupidi striscioni e di non essere perseguitato, di non essere mandato in esilio, arrestato o internato nei campi di concentramento.
Il 25 aprile è di tutti i perseguitati e discriminati.
Il 25 aprile non è di parte, il 25 aprile è di tutti. Perché ciò che ne è venuto fuori, non sarà perfetto, ma ce lo siamo costruiti noi.
Il 25 aprile è memoria, perché proprio mantenendo viva la memoria di quei giorni possiamo mantenere viva quella libertà conquistata. Perché una società senza memoria è una società non libera e facilmente manipolabile. Senza memoria non si ha futuro e la memoria dà consapevolezza di ciò che è successo e di quello che accade ora perché la memoria dà vigore al significato della Resistenza e fa in modo che "Bella ciao" non sia una semplice canzone nazionalpopolare da serie tv o discoteca.
Il 25 aprile è di tutti quei nomi sulle strade.
Il 25 aprile è di tanti lasciati lì senza ricordo.
Perchè tra la pillola blu e la pillola rossa sceglieremo sempre la pillola rossa.
Viva il 25 aprile e la nostra liberazione.
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