venerdì 25 aprile 2025

W il 25 aprile sempre

 

Il 25 aprile è divisivo, come è stata divisiva la storia di questa repubblica, nata da una dittatura e una feroce guerra civile. Il 25 aprile è nato da una guerra tra italiani. Tra chi ha scelto di combattere per la dignità e la libertà di un paese e chi ha invece continuato con l'ignominia della guerra nazifascista. Il 25 aprile nasce da una lotta a una dittatura fascista violenta e liberticida lunga più di vent'anni. Dal sacrificio dei partigiani e dal silenzio di chi prima stava da una parte e silenziosamente ha poi cambiato lato. Per questo il 25 aprile non può essere di tutti. Il 25 aprile non può essere dei nostalgici. Non può essere di chi ha nostalgia di un mondo autoritario, fascista, nazionalista e razzista, che fortuna sua non ha vissuto, ma verso cui si vorrebbe riportare la contemporaneità. Il 25 aprile non può essere di chi si rammarica che non abbiano vinto gli altri. Il 25 aprile non può essere di chi pensa che siano tutti uguali. Il 25 aprile non può essere nemmeno di quella maggioranza silenziosa indifferente che non prende mai posizione. Non può essere di chi dà tutto per scontato pensando di essere nato in un mondo libero e non invece liberato. In questi tempi bui è sempre più difficile resistere, ma oggi più di prima è necessario prendere posizione. Perché non si celebra la libertà, ma la liberazione, che è un atto di coscienza civile che si dovrebbe mettere in pratica ogni giorno. Per questo non sopporto chi non parteggia. "Ora è sempre resistenza". W il 25 aprile sempre.